Sanremo - Non è un giardino e non appartiene necessariamente al gusto comune. Semmai è “oltre il giardino” il metaforico evento visitabile sino al 25 febbraio a Sanremo presso la galleria d’arte “La Mongolfiera” curata da Gioia Quicquaro.
Di fatto sono quindici i giardini segreti in cui è tanto facile perdersi quanto ritrovarsi. Basta calarsi in una visione immersiva delle opere esposte per entrare in una dimensione “altra”, in cui ci si sente intimamente soli ed indifesi.
Come spiega Gioia Quicquaro «il titolo della rassegna si riferisce all’idea, alla visione che gli artisti partecipanti alla mostra hanno di esso sia che si espliciti in un giardino intimo, interiore oppure in un ‘hourtus conclusus’ o ancora in un giardino inteso come labirinto».
Sono giardini di riflessi, di luci e ombre, di notturne allucinazioni, di caroselli dai colori sfacciati, di nostalgici luoghi astratti ma sviluppati secondo una linea di immediata e fresca leggibilità.
Tutte le opere dalla composizione figlia del pensiero assommano anche una particolare ‘casualità’: come nel giardino non tutto è programmabile perché la natura regna sovrana così nell’opera d’arte non c’è solo la sintesi comunicativa o la cifra stilistica dell’artista, ma lo slancio che si rende necessario nella stesura, con una motivazione non facilmente afferrabile.La scintilla stessa che alimenta la vera arte.
Sono quindici gli artisti che -tra dipinti e sculture in bronzo e in ceramica- compongono la collettiva “Oltre il giardino. Visioni contemporanee”: Nadia Allario, Luca Bellandi, Debora Ciolli, Enzo Consiglio, Michele Fabbricatore, Carin Grudda, Mariolina Guercilena, Carlo Maglitto, Vincent Maillard, Francesco Musante, Marina Rizzelli, Raimondo Sirotti, Judith Torok, Mario Verdiani, Giorgia Zanuso. Ne scaturisce una cartina tornasole dell’arte moderna contemporanea composta da visioni eterogenee e nuove, anche quando mostrano chiari rimandi al passato.
La mostra fa parte degli eventi collaterali al Festival della Canzone Italiana promozionati e supportati dall’Assessorato al Turismo, Cultura e Manifestazioni del Comune di Sanremo anche oltre la settimana più canterina dell’anno. Un chiaro richiamo all’evento permane in galleria con un pezzo in prestito da una collezione privata: il bozzetto del 57° Festival della Canzone italiana di Emanuele Luzzati.
Per rammentare come, proprio nel 2007, poche settimane prima della rassegna canora più famosa d’Italia l’arte avesse perso il grande del secolo breve: “Lele”. Un pezzo che lascia nel visitatore il sapore schietto e vivo della musica di Sanremo nella sua versione più “alta” e più “Pulita”: un tripudio di fiori e musica che arriva, quasi danzando, dal mare
Di Luzzati - tra l’altro non tutti lo sanno- sono ancora visionabili all’Ariston le sculture dell’ingresso in materiale plastico metallizzato a rafforzare il felice e sincero legame tra poesia, arte e musica.
Info: “Oltre il giardino”. Visioni contemporanee. La Mongolfiera, via Roma 50, Sanremo Aperta sino al 25 febbraio ad ingresso libero. Orario: dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,30, tranne il lunedì mattina e i festivi. Informazioni al numero 0184508554.
Articolo di Giulia Cassini per Il Secolo XIX online
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