Lisandro Rota nasce a Lucca nel 1946. Dopo aver conseguito il diploma in ragioneria, nel 1969 inizia l’attività pittorica da autodidatta. In un primo momento attratto dal filone paesaggistico gradualmente se ne discosta trasformando il proprio linguaggio pittorico con note sempre più surreali. I suoi mondi ed i personaggi che li popolano sono caratterizzati da una sottile inquietudine che attrae lo spettatore. Dai primi anni Duemila, Rota approda, con rinnovato slancio creativo, allo stile e ai modi attuali, dove una figurazione molto più rasserenante gli serve per irridere affettuosamente l’essere umano e le sue abitudini. Le sue opere si trovano all’interno di importanti collezioni sparse in tutto il mondo. Alla sua opera si sono interessati giornalisti, curatori e critici quali: Piergiorgio Mei, Mario Marzocchi, Lucia Toesca, Mario Rocchi, Marco Palamidessi, Francesca Torregiani, Filippo Lotti, Elena Orlando, David Menghini, Silvano Granchi, Eleonora Belli e Gregorio Andreini.
Per vedere le opere disponibili da acquistare cliccare qui oppure scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Mostre (selezione)
2023/2024 | Ironica poesia - Il mondo di Lisandro Rota, Galleria La Mongolfiera - Sanremo |
2017 | Ieri, oggi, domani - Stamperia d'arte edigrafica - Firenze Soluzioni alternative, Galleria Angelio - Barga (Lucca) Le donne curvy di Lisandro Rota, Galleria Mentana - Terni |
2016 | Il realismo magico di Lisandro Rota, Galleria Brunetti - Ponsacco (Pi) Partenza per l'immaginario, Conservatorio S. Elisabetta - Barga (Lu) |
2015 | Ironia portami via..., Galleria Fiordamaro Arti contemporanee, Bientina (Pi) Potpourri, L'Artificio Arti Applicate - Lucca Altri mari, Galleria Europa - Lido di Camaiore (Lu) Giorni felici, Imago Galleria d'Arte - Perugia |
2014 | Boutades, Mercurio Arte Contemporanea - Viareggio (Lu) Extra Moenia, Galleria Europa - Lido di Camaiore (Lu) |
2013 | All inclusive, Villa Bottini - Lucca |
2012 | All'ultimo momento, Palazzo Comunale - Capannori (Lu) Vedere contemporaneo, Merlino Bottega d'arte - Firenze |
2011 | Breve viaggio nell'immaginario, all inclusive, Atelier Antiquario - Pistoia Scampoli di vita immaginaria, Villa Giovannetti - Sant'Andrea di Compito (Lu) L'unità d'Italia tra memoria e futuro, Ex Real Collegio - Lucca |
2010 | Evasioni low cost, Palazzo della Fondazione Banca del Monte di Lucca - Lucca |
Testi critici
“Non ho mai fatto mistero, nell’arte come nella vita, della mia grande passione per gli spiriti semplici e perciò nobili e veri, come Lisandro Rota. Lo conosco e lo conosciamo ormai da tempo: di lui ammiriamo, oltra la fantasia e le indubbie qualità artistiche, quel suo inconfondibile modo filosofico di alleggerire la vita dai suoi affanni, di far cadere le zavorre dell’esistenza, per mezzo della sapiente orchestrazione di un surrealismo domestico, esilarante, nutrito di ironia e di spirito giocoso […]. Abile inventore, giocoliere sottile di situazioni brillanti e dolceamare a un tempo, in cui l’uomo e le sue abitudini diventano di fatto il suo dolce ed irrinunciabile bersaglio, Lisandro è un artista raro, sognatore che sogna per regalarci la rappresentazione di un’emozione creata per essere inevitabilmente nostra.”
Marco Palamidessi
“Come nei film di Fellini, nei quadri di Rota è pressochè immancabile la presenza di figure femminili doviziose di forme, potenti, quasi virili, eppure così tenere e dolci. Eroina in pantofole e vestitino a fiori, immensa e leggerissima, fragile e opulenta, aerea e delicata, leggiadra nell’essere e nel portamento, talvolta seducente, allegra e malinconica, ingenua eppure saggia, grande e mai ingombrante, grande perché lo è, questa donna è un impasto ben amalgamato di tenerezza e inquietudine, dedizione alla casa e voglia di andar via, alla ricerca perenne di un attimo di lontananza dalla grigia normalità”.
Marco Palamidessi
“Se poniamo lo sguardo sulle opere di Lisandro Rota è come se il nostro inconscio emergesse dal sonno e si trasfigurasse nelle rappresentazioni che vediamo. E’ come se venissimo tuffati in un mondo sognante, surreale, il mondo dell’infanzia, un microcosmo colorato e ludico, caricaturale ma, al contempo, anche semplice e familiare come se venisse osservato dagli occhi di un bambino”
Elena Orlando
“Corpulente e opulente, debordanti ma leggerissime donne, una sorta di grazia in movimento sapientemente costruita e orchestrata che fa, dell’intera sinfonia pittorica rotiana, una fisionomia virtuosa. Figure con valenze simboliche che […], quasi paradossalmente, riescono a dare una leggerezza, spinta naturalmente dall’ironia grottesca ma, mai come in questo caso, efficace”
Filippo Lotti
“Artista dalle spiccate doti di comunicatore, Rota sa giocare tanto coi pennelli quanto con le parole – si leggano a tal proposito i formidabili titoli dei dipinti – nel condurre una lucidissima operazione al servizio dell’idea che intende trasmettere. La sua non è una pittura intellettualistica o complicata, Rota non si erge su alcun piedistallo e non ha la presunzione di insegnarci alcunchè, piuttosto ci prende per mano e ci conduce nel suo mondo fantastico, popolato di irresistibili figure, forse povere di mezzi ma ricchissime di spirito, sempre in grado si strapparci un sorriso”
David Menghini
“Le immagini di Rota sono mondi fantastici, frutto del libero e spontaneo pensiero che, con pacatezza ed ironia, affronta questioni spinose come la tendenza all’isolamento sociale e, allo stesso tempo, la necessità di evadere dalla routine quotidiana, soprattutto da parte della donna che, nell’immaginario collettivo, è da sempre la figura più compressa e schiacciata dagli incastri tra lavoro, casa e famiglia. A mio giudizio, opere come “Anche nella scelta dei compagni di gioco non si possono trascurare certi particolari”, “mare ad personam” ed “Equilibrismo domestico”, ben identificano questo sentire, ovvero la difficoltà d’interagire con l’altro ed il senso d’oppressione che vive l’uomo, o meglio la donna, contemporanea. Proprio la donna è la protagonista assoluta delle sue creazioni. La figura femminile di Rota è piena e corposa; è come una divinità protettrice che tutto crea e tutto guida, una sorta di “Magna Mater”, al pari delle Veneri primitive: potenti, solenni e che tutto possono”
Eleonora Belli